Debunker e omeopatia

Omeopatia

L’ omeopatia è un metodo naturale di curare che si distingue in molte scuole e conseguenti impostazioni terapeutiche. Si distinguono un metodo omeopatia di unicista, pluralista e complessista a secondo dell’inclinazione dell’omeopata a prescrivere un rimedio per volta, alcuni rimedi in successione oppure in contemporanea. Caratteristica ulteriore del metodo omeopatia è la preparazione dei rimedi. Alcune delle sostanze di partenza sono particolarmente tossiche, ma anche con quelle naturali o tollerabili si procede tramite un processo di diluizione attivato cineticamente. I rimedi così prodotti possiedono caratteristiche terapeutiche inverse a quelle presenti a dosaggio tossico. Di conseguenza alcuni dei più potenti veleni a livello ponderale, diventano dopo il complesso processo di preparazione rimedi ben tollerati ed efficaci su sintomi simili a quelli prodotti dalla sostanza di partenza. Il metodo unicista lavora con uno strumento denominato repertorio, oggi informatizzato e presente sul suo computer. Il repertorio omeopatico contiene come data base tutti i segni descrittivi dei rimedi conosciuti. Il lavoro dell’omeopata consiste pertanto nel rapportare durante la visita, sia tramite la sua esperienza sia per consultazione del repertorio, la totalità dei sintomi espressi dal malato al suo perfetto rimedio: il simillimum. I rimedi di omeopatia adottati per la cura dei pazienti hanno generalmente la formulazione di globulo perlinguale. L’ assorbimento dei rimedi avviene pertanto in bocca. L’ omeopatia possiede oltre il globulo tutte le altre possibili formulazioni dei suoi rimedi, inclusa l’ omeopatia iniettabile.  L’ omeopatia iniettabile ha un ruolo importante nel trattamento delle malattie più impegnative e può contribuire a ridurre ulteriormente un eventuale fabbisogno di farmaci per via sistemica.   L’ omeopatia  è prescritta e somministrata da un medico esperto.  L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano le medicina alternative, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore.

Dott. Fabio Elvio Farello,